Pelle e idratazione
La pelle è l’organo più esteso e visibile del nostro corpo.
Possiede diversi ruoli fondamentali per la nostra salute e per il nostro benessere in quanto costituisce la prima barriera difensiva nei confronti di batteri e virus, mantiene il corretto equilibrio idrico e regola la temperatura corporea.
L’epidermide è lo strato più esterno della pelle ed è ricoperto da un film idrolipidico costituito da acqua e lipidi. La sua caratteristica è il periodico rinnovamento cellulare: le cellule migrano dagli strati più profondi alla superficie differenziandosi. L’elasticità e la plasticità dell’epidermide sono molto sensibili alle variazioni metaboliche e ambientali: può infatti seccarsi e desquamarsi facilmente.
Lo strato intermedio della pelle è il derma: un tessuto connettivo ricco di vasi, nervi e cellule. Le molecole di acqua a questo livello sono principalmente legate alle proteine, come il collagene, e ai glucosamminoglicani, come l’acido ialuronico. La restante parte si trova libera o legata a sostanze idrofile a basso peso molecolare quali urea e acido lattico, note anche come NMF (fattore naturale di idratazione).
L’ultimo strato, il sottocutaneo, rappresenta lo strato più interno della pelle ed è costituito da tessuto connettivo a trama lassa che non ha una netta delimitazione con il derma sovrastante. In profondità, è legato alla fascia muscolare, al legamento e al periostio. A questo livello si deposita anche il tessuto adiposo.
In cosmetica, i prodotti idratanti si suddividono in due tipi: gli umettanti trattengono l’acqua all’interno o sulla superficie della pelle, mentre gli emollienti riducono la perdita di acqua diminuendo la permeabilità della pelle.
Invecchiamento cutaneo
Per definizione, la ruga è un solco della pelle che si forma per contrazione dei muscoli sottostanti. Viene comunemente percepita come il segno più evidente di invecchiamento cutaneo e coinvolge principalmente il derma e l’epidermide.
Al normale processo di invecchiamento concorrono fattori genetici e ambientali che portano ad una progressiva perdita di attività delle cellule deputate alla sintesi di fibre elastiche e di collagene. Ciò determina un graduale indebolimento delle strutture di sostegno, quindi ad un “cedimento” dei tessuti stessi.
Rispetto ai fattori genetici (ad esempio cambiamenti ormonali), i fattori ambientali rivestono un ruolo fondamentale nell’invecchiamento cutaneo. Parliamo ad esempio di inquinamento, fumo, stile di vita sregolato, stress, posture notturne ma soprattutto di esposizione ai raggi UV. Il fotoinvecchiamento è infatti tra le prime cause di comparsa delle rughe, in questo caso definite attiniche. L’esposizione solare non controllata determina una eccessiva produzione di radicali liberi chiamata stress ossidativo, che causa degenerazione delle fibre elastiche e di collagene. Con il passare del tempo la cute modifica il proprio aspetto diventando irregolare, opaca, ruvida, giallastra, con rugosità e macchie evidenti. Per questo motivo, è fondamentale proteggersi prima dell’esposizione al sole ed evitare le ore centrali della giornata.