WHISTLEBLOWING

Con il termine “whistleblower” si intende il dipendente pubblico che segnala illeciti di interesse generale e non di interesse individuale, di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, in base a quanto previsto dall’art. 54 bis del d.lgs. n. 165/2001 – Testo Unico del Pubblico Impiego – così come modificato dalla legge 30 novembre 2017, n. 179.
Cruciale per ottenere protezione come whistleblower, oltre ai requisiti riportati nella legge 179/2017, è la conoscenza dei canali a cui ci si può rivolgere per fare una segnalazione. Le norme stabiliscono che il dipendente che segnala al RPCT dell’Ente o all’ANAC o ancora all’autorità giudiziaria le condotte illecite o di abuso di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro, non può essere – per motivi collegati alla segnalazione – soggetto a sanzioni, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure organizzative che abbiano un effetto negativo sulle condizioni di lavoro.
Ai fini della normativa in oggetto, per dipendente pubblico si intende il dipendente delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, D.lgs. 165/2001, ma anche il dipendente di un ente pubblico economico ovvero il dipendente di un ente di diritto privato sottoposto a controllo pubblico ai sensi dell’art. 2359 del cod. civ.

Il 7 ottobre 2019 l’Unione Europea ha adottato la Direttiva UE 2019/1937 sulla “Protezione degli individui che segnalano violazioni delle norme comunitarie”, che è stata recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, di attuazione della Direttiva, con conseguente ampliamento della sfera di applicazione delle tutele per il whistleblower sia nel settore pubblico che privato.
In attuazione di quanto sopra il personale dell’Ente potrà effettuare le segnalazioni di condotte illecite (Whistleblowing) all’RPCT secondo le seguenti modalità:

    • tramite la piattaforma informatica dedicata al whistleblowing approntata dall’ ANAC, che permette a tutti, dipendenti, collaboratori e fornitori di segnalare con garanzia di riservatezza illeciti, abusi, illegalità o irregolarità lesivi dell’interesse pubblico. Tale canale consente, infatti, la non tracciabilità del segnalante e delle informazioni segnalate. (LINK)
    • tramite posta cartacea, recapitando la propria segnalazione in una busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “RISERVATA AL RCPT/Lugli Mirca”, tramite posta o a mani: Farmacia Comunale di Mirandola, Via A. Fogazzaro n. 8 – 41037 Mirandola (MO), indicando, inoltre, all’interno della busta, un recapito mobile onde consentire la gestione della segnalazione;
    • oralmente, contattando l’RCPT, e chiedendo un incontro diretto.


NORMATIVA ITALIANA ED EUROPEA: